Fin da quando le donne hanno partorito e i bambini sono venuti al mondo è esistita una figura affianco ad essi.
Una o più donne, con esperienza di nascita, che potevano accogliere e aiutare il nascituro e soprattutto sostenere la neomamma nella ripresa fisica e mentale dopo la gravidanza.
La figura della levatrice, della mammana, della partera, della midwife è quindi sempre esistita nella storia dell’umanità. Al giorno d’oggi, in Italia, essere ostetrica significa essere un professionista sanitario laureato e abilitato alla pratica clinica che promuove e sostiene la salute della donna in tutte le fasi della sua vita con scienza e arte proprie della professione millenaria.
L’ostetrica assiste in autonomia i parti fisiologici, oppure collabora con il medico specialista in caso di patologia. La sua attività professionale va ben oltre le mura della sala parto: l’ostetrica accompagna la coppia durante tutto il loro percorso di gravidanza, da prima del concepimento attraverso educazione e interventi di promozione della salute, e per tutta la gestazione monitorando la gravidanza fisiologica, proponendo percorsi di accompagnamento alla nascita.
Dopo il parto l’ostetrica continua a essere presente per l’intera famiglia, sostenendo la salute della donna e assistendola durante il puerperio, ma anche per il neonato e il loro percorso di allattamento: l’ostetrica accompagna le famiglie nel loro primo anno di vita.
Esperta nella salute femminile, l’ostetrica è presente anche per le ragazze, le giovani donne, e le donne più mature per percorsi di benessere della sfera intima, a sostegno del loro pavimento pelvico e della loro storia mestruale.
Cosa fa l’ostetrica?
Davide Carnì Biologo Nutrizionista
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